1974-75

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La situazione dirigenziale rischia di diventare drammatica. Mario Briano non riesce più ad assolvere a tutti i compiti impostigli dalla carica che ricopre, il Comune non concede lo stadio per la partita di Coppa Italia con il Derthona, la stagione parte con il piede sbagliato e tutto l’ambiente le risente.
Mino Persenda molla dopo sole 5 giornate e il timone viene preso da Felicino Pellizzari e Pierino Cucchi nell’inedita veste di allenatore-giocatore.
A complicare le cose ci si mette il terreno di gioco: il campionato risulta equilibratissimo verso il basso e alla fine del torneo fra il centroclassifica del Savona e la prima retrocessa ci saranno solo 2 punti! Il rischio di una seconda retrocessione è quindi molto elevato, ma poco alla volta la barca si raddrizza, anche se gli stipendi continuano a scarseggiare, il bilancio è all’osso, ma almeno si riesce ad evitare la relegazione: il girone di ritorno è quasi da record, con 22 punti in 17 partite si riescono a recuperare posizioni e si porta sollievo a una classifica asfittica dopo il girone di andata (solo 12 punti all’attivo). Tanto per fare un paragone, basta dire che l’Albese passerà in C2 con 45 punti totali., A ulteriore riprova dell’equilibrio del girone, va ricordato che la capolista viene battuta 3-0 in casa e questa forse sarà l’unica vera soddisfazione di un campionato travagliatissimo.