Gli stemmi

Non solo un “ovetto”…

L’attuale stemma del Savona viene comunemente chiamato “ovetto”, versione molto semplificata della corretta descrizione araldica: “ancile palato bianco e blu”, vale a dire scudo ovale a strisce verticali bianche e blu.
Ma lo stemma del Savona non è sempre stato un “ovetto”: il primo, e non avrebbe potuto essere diversamente, fu quello della Fratellanza Ginnastica Savonese

che “Lo Sport Illustrato”, nella sua celeberrima copertina di presentazione del campionato 1913/14, sintetizzò in modo sbrigativo in questo modo


Con la separazione dalla “casa madre” (avvenuta nel 1914) si ebbe la creazione del primo logo, che manteneva ancora il “marchio di fabbrica” della Fratellanza, cioè le strisce orizzontali:

Questo stemma rimase immutato fino al 1928, anno in cui lo Speranza fu forzato dalle autorità di regime a fondersi con il Savona, il quale mutò il proprio nome in Associazione Calcio Savona e di conseguenza ebbe anche un nuovo gagliardetto, molto “trendy” per i tempi:

Con il secondo dopoguerra lo Speranza tornò a rivivere e anche l’A.C. Savona non ebbe più ragione di essere, per cui si tornò all’antica denominazione di Savona F.B.C., con conseguente cambio di stemma. E qui arriva la svolta epocale: viene inventato il famoso “ovetto” che ci accompagnerà per quasi 60 anni, ecco la prima versione

Fino agli anni ’70, comunque, questo sarà il logo ufficiale ma non verrà utilizzato, preferendo una versione più tradizionale dei simboli della città : come si può vedere da un gagliardetto degli anni’60, vengono evidenziati lo stemma cittadino, la Torretta e il pallone. Tale impostazione verrà ripresa varie volte, tanto che spesso e volentieri il Savona veniva identificato con un’aquila o addirittura con solo lo stemma comunale.

Sarà all’inizio dei ’70 che il logo a “ovetto” prenderà piede, traendo spunto da quel simbolo coniato nel dopoguerra, ma l’impostazione rimase pressochè immutata nel corso degli anni, anche se venne rivisitata più volte lasciando sostanzialmente invariata l’idea di fondo

L’idea geniale viene a Bettino Piro, vulcanico presidente che a cavallo del nuovo secolo propone un nuovo nome (Savona Calcio) e uno stemma che rompesse totalmente con la tradizione:


L’impatto è clamoroso, la scelta grafica totalmente fuori dagli schemi ma a livello mediatico vincente: non per niente ancora oggi, nonostante il progetto di Piro sia fallito nel 2006, il Savona viene chiamato Savona Calcio. Quando si dice un’idea geniale: il logo è tornato ad essere un adattamento dei precedenti, il nome è tornato Savona F.B.C. ma l’intuizione è rimasta. In attesa di nuove idee….