1913-14

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Il primo anno di Prima Categoria (Serie A) vede il Savona impegnato a cercare di evitare l’ultimo posto, che equivaleva alla retrocessione.
Il girone d’appartenenza era quello “A” ligure -piemontese comprendente il Casale (che alla fine si sarebbe laureato, per la prima e unica volta, campione d’Italia), il Genoa, la Pro Vercelli, il Torino, l’Alessandria, l’Andrea Doria, la Vigor di Torino, il Piemonte di Torino e il Liguria di Sampierdarena. L’esordio si verificò a Casale, proprio nella tana dei futuri campioni d’Italia in occasione dell’inaugurazione del loro nuovo campo sportivo, il 12 Ottobre 1913 (e l’esperienza ebbe la meglio: 4-0 per i nerostellati). Ecco, di seguito, gli undici savonesi esordienti nella massima serie: Conti, Ghigliano, Capelli, Roggero, Becco, Sguerso, Belzuino, Noceti, Eula, Hurny, Saccarello.
Era in campo Rinaldo Roggero, in seguito “l’ala più veloce”: l’unico savonese ad avere giocato in nazionale (Olimpiadi di Anversa 1920: Italia-Norvegia 2-1. Con lui esordì Virginio Rosetta, il grande difensore della Juventus dei cinque scudetti, campione del mondo 1934) indossando la maglia biancoblu: l’unica del resto indossata da Roggero, oltre a quella azzurra, nel corso della sua carriera. Roggero avrebbe poi rivestito più volte ruoli dirigenziali nell’ambito del sodalizio: come direttore tecnico ebbe un ruolo determinante nella promozione in Serie B, ottenuta al termine della stagione 1939-40.
Torniamo però al campionato 1913-14: alla fine, nono posto per gli striscioni, con 3 vittorie, 3 pareggi, 12 sconfitte, 27 reti segnate e 57 subite.
L’obiettivo è raggiunto abbastanza tranquillamente, anche se l’inizio è traumatico: 16 gol subiti in quattro partite, però alla terza giornata è giunto l’1-1 casalingo contro il Genoa.